CEIS Genova – Tappe Storiche

74-’84 Fondazione del Centro di Solidarietà di Genova e Progetto Uomo

  • 1974 Bianca Costa con gruppo volontari fonda l’Associazione CSG per rispondere all’ emergenza del consumo di droghe tra i giovani sollecitata anche dalla richiesta d’aiuto di una giovane t.d incinta. Inizialmente si occupa di assistenza generica e di supporto a chi esce dal carcere. In seguito all’incontro con Don Picchi si adotta il Progetto Uomo come filosofia di intervento e si formano i primi operatori a Roma.

  • 1981 Nasce la coop sociale “CSG” per dare un quadro normativo di riferimento agli operatori e per garantire continuità di intervento alle persone che chiedono aiuto. Nello stesso anno il Centro è tra i fondatori della FICT (oggi presente in 17 regioni con 43 centri federati dove vengono forniti oltre 600 servizi diversi a circa 12.000 giovani e 10.000 famigliari)

  • 1982 si apre a Mulinetti di Recco la Prima Comunità Terapeutica della Liguria “Orione 82” dove vengono accolti a giugno i primi ospiti, provenienti non solo dalla Liguria ma anche da Emilia e Lombardia

  • 1983/84 viene inaugurato “Pavoni 83” sede del Reinserimento, ultima fase del percorso riabilitativo. Il CSG supporta la nascita di due Centri simili in Liguria, a La Spezia e San Remo, tramite la formazione ai loro operatori e la supervisione dei loro programmi.

84-’94: Consolidamento dei servizi e riconoscimento

  • 1984 Il centro di Solidarietà viene riconosciuto come “Ente Ausiliario della Regione Liguria” per quanto riguarda la tossicodipendenza e, come tale, inserito in un apposito Albo.

  • 1986 apre la Comunità Terapeutica del “Boschetto” a Cornigliano per dare una risposta differenziata a persone che nel loro iter di tossicodipendenza non hanno completamente rotto alcune relazioni parentali, amicali o lavorative. Nello stesso anno aderisce alla WFTC (Federazione mondiale delle Comunità), ed inizia così un intenso e proficuo scambio di esperienze.

  • 1988 E’ tra i 16 Enti promotori a Genova del “Progetto Sonda” una indagine sul disagio in incubazione tra i giovani, obiettivo del Progetto è anche quello di definire strategie preventive che possano essere attuate con successo sul territorio.

  • 1992 Il CSG organizza nell’ambito delle Colombiadi il congresso internazionale “La rotta della droga”, un evento al quale partecipano studiosi ed esperti di tutto il Mondo. Nello stesso anno diventa un O.N.G. dell’ONU per il Dipartimento della Pubblica Informazione.

  • 1994 Si apre il “Progetto Vega” un intervento dal taglio educativo per giovani assuntori di cannabinoidi.

94 – 2004: Nuove risposte ai problemi del territorio

  • 1994 Bianca Costa viene eletta Presidente della FICT succedendo a Don Picchi, carica in cui sarà riconfermata nel 97; la sua presidenza fornisce nuovi impulsi e maggiore visibilità alla Federazione al punto che verrà organizzata proprio a Genova la terza conferenza italiana sulla droga organizzata dall’allora ministro Livia Turco. Sempre nel 94 il CSG è tra i fondatori del COREAT (il coordinamento degli Enti non pubblici che si occupano di tossicodipendenza in Liguria) al quale fornisce anche la sede.

  • 1995 Attraverso il progetto Horizon “RAIL” il CSG costruisce una rete di partners europei con i quali collaborerà anche in futuro per altri progetti finanziati dal FSE e con parecchi di loro entrerà a far parte di Euro-TC (un gruppo di Centri di Trattamento per le tossicodipendenze sparsi in tutto il continente)

La partecipazione ai tavoli europei non fa dimenticare l’attenzione al nostro territorio, in collaborazione con la Provincia il Centro attua il “Progetto Creuze” per riattivare una parte degli antichi percorsi che univano la parte bassa con quella alta della Val-Polcevera

  • 1996 Viene aperta “Casabella” in stretta collaborazione con il SerT genovese, è un servizio aperto solo di sera per persone che sono seguite dal servizio pubblico ed hanno un progetto di inclusione sociale ma non hanno una abitazione loro. Opera in un’ottica di riduzione del danno.

  • 1997 Quest’anno è caratterizzato da due eventi di segno opposto, uno positivo: l’inaugurazione della C.T. di Trasta e l’altro negativo: l’incendio della sede di via Garbarino. La Comunità raccoglie l’eredità delle due che l’hanno preceduta facendo una sintesi dei due diversi interventi per offrire una risposta maggiormente in linea con i bisogni. La distruzione del tetto e la conseguente dispersione delle attività che si svolgevano nell’edificio, causano difficoltà che vengono superate grazie alla reazione di tutto il Centro, all’aiuto delle Istituzioni locali e della città. Si tornerà nella sede restaurata solo nel ’99.

  • 1998 Apre “La Tartaruga”, una Casa-alloggio per persone in AIDS, è la seconda struttura simile ad operare a Genova, ma l’unica ad ospitare persone di entrambi i sessi. Viene attivata in modo più sistematico una collaborazione con un gruppo di giovani volontari che ogni giovedì sera sono davanti alla farmacia Pescetto per offrire ascolto, indicazioni sulle strutture di recupero e generi di conforto ai t.d che sono in strada: è il servizio “Diogene”

  • 2000-2001 Attraverso un finanziamento del FSE, nell’ambito del progetto N.O.W. (new opportunity women) si inaugura un servizio per madri tossicodipendenti con figli: “Scommessa Donna”.

Quando il Comune di Genova decide di chiudere il Massoero e distribuire le persone che ospitava, il CSG viene interpellato per sondare la sua disponibilità ad occuparsi dei tossicodipendenti attivi senza dimora, nasce così “Odissea” un servizio a valenza assistenziale solo serale che vede il Comune come titolare ed il Centro come gestore.

A tutt’altra utenza si rivolge il progetto “Euphoria”, un intervento che ha come target giovani consumatori di droghe sintetiche e cocaina, le loro famigli ed il mondo della scuola.

  • 2002 Per poter dare una risposta a persone che sommano all’uso di sostanze stupefacenti un danno di tipo psichiatrico, viene attivato il progetto “Castore & Polluce”. E’ un intervento molto complesso e pesante che ci obbliga a confrontarci con il concetto di cronicità, dove sono impiegate figure professionali “nuove” per il Centro come lo psichiatra ed il tecnico della riabilitazione psichiatrica.

Nell’ambito di un progetto che si svolge in collaborazione con il CEIS di Roma e La Tenda di Napoli: “Adolescenti a Rischio”, che ha tra i suoi scopi quello di formare delle equipe miste di educatori ed insegnanti, viene aperto nel complesso di S. Maria di Castello il centro “In-chiostro”, un servizio pomeridiano, a valenza preventiva, per adolescenti, dove si svolgono attività scolastiche, ricreative ed educative.

  • 2004 In collaborazione con la sezione ligure dell’UCID (Unione Cattolica Imprenditori Dirigenti) il Centro organizza l’incontro: I deboli al lavoro “da problema a risorsa”, incentrato sull’obiettivo di mettere in comunicazione il mondo imprenditoriale con la forza lavoro offerta dalle cosiddette “fasce deboli”. Nell’ambito di tale incontro Bianca Costa ha lanciato l’ennesima sfida per tentare di migliorare la qualità della vita della comunità genovese: “ adotta un lavoratore”, sul modello delle adozioni a distanza si chiede agli imprenditori di collaborare economicamente col Centro affinché si possa fornire anche una formazione professionale ai ragazzi seguiti dal Centro in modo che possano reinserirsi più proficuamente nel mondo del lavoro realizzando la scommessa del titolo e cioè fare diventare risorse attive della società persone che erano un costo sociale.

2004-2006 Il giorno 11 ottobre 2004 Bianca Costa riceve la Laurea Honoris Causa in Scienze dell’Educazione da parte dell’Università di Genova.

Nel 2006 altri due importanti riconoscimenti: ad agosto la Federazione Mondiale delle Comunità Terapeutiche le ha conferito il premio “Harry Shool” per la sua opera di diffusione dell’esperienza comunitaria; a dicembre ha ricevuto proprio il giorno prima della sua salita al cielo la medaglia d’oro per l’impegno nell’ambito della salute proposta dalla Presidenza della Repubblica e consegnata dal Ministro della Salute. Nella sua costante attenzione verso i problemi sociali più urgenti, Bianca Costa Bozzo si è attivamente occupata di promuovere anche altre realtà di sostegno tra cui: il Movimento Volontari Italiani (Mo.V.I.), la Federazione Ligure Solidarietà e Lavoro, il “Progetto Sonda”, programma di prevenzione del disagio, il Coordinamento Ligure Persone Sieropositive.